La data dell’otto luglio 1958 rimane un momento importante per la storia del glorioso comune di Bugliano; quel giorno fu abolito, grazie all’allora sindaco dott. Gesualdo Buggiani, il diritto alle prime nozze, o ius primae noctis, una tradizione secolare che consentiva al sindaco di verificare se le novelle spose fossero adatte alla vita coniugale, al fine di garantire serenità e gioja all’interno del focolare domestico.
Fu il marchese Anselmo Buggiani, il 13 marzo 1295, a istituire quella che in realtà era una pratica già in vigore da tempo immemore. È giusto ricordare, che dal 1870, lo ius primae noctis era diventata una semplice chiacchierata a lume di candela presso l’osteria “Il Papero Offeso”, dove il sindaco faceva conoscenza della nuova sposa. Va da sé che, complice il vino e l’oppio, la maggior parte di quegli incontri finivano per per diventare più intimi, ma sempre con il consenso della sposa. Contrariamente a quanto potessero pensare i detrattori di tale tradizione, il sindaco si prodigava affinché al marito venisse assegnato un lavoro di pubblico impiego presso il municipio di Bugliano, garantendo la sussistenza per una famiglia buglianese.
